lunedì 26 agosto 2013


È già qualche giorno, a dire la verità, che sono in relax ma, ovviamente, devo sempre dare fede alla mia lumacaggine anche quando devo mettere un cartello vacanziero.

Sono nel magico luogo che ha ispirato le Terre di Arret e qui le nuove idee arrivano prepotenti come non mai.

Ci vediamo i primi di settembre!!!

Ciao a tutti!

PMP

mercoledì 21 agosto 2013

A proposito di Booktrailer # 4: Matt Station's Agency di Chiara Cilli


L'ho già detto tante volte: sono un'appassionata di Booktrailer, li cerco e li bramo, ma sono anche di gusti difficili ed è non è facile, per me, trovare qualcosa che mi colpisca davvero.

Oggi però ve ne voglio presentare uno che mi ha piacevolmente colpito.
Mi ha stupito per il genere che tratta: l'erotico che non è tra i miei preferiti. Mi ha stupito per la lunghezza: 3:02 "tanti minuti" che di solito "stancano" se non si riesce a mantenere alta l'attenzione.

Sto parlando del booktrailer di Matt Station's Agency, la serie erotica di Chiara Cilli


OK, come già detto altrove lui aiuta. (Matt Bomer) . Il sottofondo musicale dà la sua mano, ma quel che più mi è piaciuta di questo booktrailer è la sua grande dinamicità. 
E tutti questi ingredienti ne fanno un lavoro accattivante e ...quasi quasi (ma anche senza il quasi)... fa proprio venire voglia di leggere questa serie.

Complimenti all'autrice Chiara Cilli.

A presto

PMP

domenica 18 agosto 2013

Incipit Mana # 9: Oltre i confini - Il tocco degli spiriti antichi di Noemi Gastaldi



Questa rubrica è in realtà un esperimento. Poiché io valuto l'incipit solo dopo titolo/copertina/sinossi/lettura dei righe a casaccio, sono proprio curiosa di vedere se l'inizio rispecchia la realtà del contenuto.
So che molti lettori decido di acquistare un libro solo leggendo le righe iniziali. Ho deciso quindi di valutare l'incipit dei  libri che leggerò per vedere se l'idea generale corrisponderà con la valutazione che risulterà dalla recensione

L'incipit di oggi è dedicato a "Oltre i confini - Il tocco degli spiriti antichi di Noemi Gastaldi"


Siamo davvero in grado di comprendere quel limite sottile
che separa la percezione dal disturbo mentale?
Lucilla aveva dodici anni ed era nata e cresciuta in un paesino
dell’alta val di Susa. Qualcuno sosteneva che potesse vedere
gli spiriti. I fantasmi, gli abitanti di un’altra dimensione, i pensieri
solidi di altre persone. Altri sostenevano che soffrisse di allucinazioni.

Normalmente le domande all'interno dei libri non mi fanno impazzire. Però non bisogna fare di tutta l'erba un fascio e nello stile e nel libro di Noemi Gastaldi secondo me un inizio così ci sta più che bene. Lo dico perché ho già letto il libro? Probabile, ma cosa ho pensato la prima volta che ho letto questo incipit? Mi ha fatto conoscere immediatamente la voce narrante e m ha introdotto immediatamente nel tema dell'intero libro, senza mezzi termini. Questo inizio ti dice: questo è quello di cui si parlerà o sei con me o contro di me. Una buona, e soprattutto funzionale, accoglienza.

Voto 4/5 draghi


Ci vediamo presto con la recensione del libro!

giovedì 15 agosto 2013

6 mesi di un sogno


Oggi sono 6 mesi esatti dalla pubblicazione di Bianco e Nero Parte I - Il potere dei draghi

6 mesi esatti dalla realizzazione di un mio sogno.
Forse chiamarlo sogno è troppo, o forse no.
Bianco e Nero è nato nella mia immaginazione circa 30 anni fa! Sì, avete capito bene, quando ancora non andavo neanche a scuola. Ed è cresciuto con me, giorno dopo giorno, anno dopo anno.
E i personaggi e le loro storie sono arrivati in punta di piedi, a volte, altre prorompenti come uragani. Sono frutto dei miei sogni e, finalmente, hanno preso vita. Se non è realizzare un sogno questo non so proprio cosa sia... ma lo è... letteralmente.

E dal 15 febbraio 2013, da quando Bianco e Nero è stato per la prima volta online, ogni volta che un lettore prende in mano la mia storia (che sia ebook o cartacea), è come se sfiorasse un pezzo della mia anima e del mio cuore.

Grazie a tutti per questi meravigliosi 6 mesi, grazie per ogni vostro click o commento, un "mi piace" o una mail. I miei personaggi vivranno grazie a voi.

BUON FERRAGOSTO!

P.Marina

domenica 11 agosto 2013

Recensione: Cinquanta sfumature di grigio di E L James



TITOLO: Cinquanta sfumature di grigio

AUTRICE: E L James
EDITORE: Mondadori
PAGINE: 548 
PREZZO: 14.90 euro (versione economica 5.00 euro)

SINOSSI


Quando Anastasia Steele, graziosa e ingenua studentessa americana di 21 anni incontra Christian Grey, giovane imprenditore miliardario, si accorge di essere attratta irresistibilmente da quest’uomo bellissimo e misterioso. Convinta però che il loro incontro non avrà mai un futuro, prova in tutti i modi a smettere di pensarci, fino al giorno in cui Grey non compare improvvisamente nel negozio dove lei lavora e la invita ad uscire con lui. Anastasia capisce di volere quest’uomo a tutti i costi. Anche lui è incapace di resisterle e deve ammettere con se stesso di desiderarla, ma alle sue condizioni. Travolta dalla passione, presto Anastasia scoprirà che Grey è un uomo tormentato dai suoi demoni e consumato dall’ossessivo bisogno di controllo, ma soprattutto ha gusti erotici decisamente singolari e predilige pratiche sessuali insospettabili… Nello scoprire l’animo enigmatico di Grey, Ana conoscerà per la prima volta i suoi più segreti desideri.


VOTO


2/5 draghi





IL MIO PARERE PERSONALE


Ebbene sì, mi sono cimentata nelle 50 sfumature pure io, pur non essendo affatto il mio genere. Perché? Per prima cosa per curiosità: il successo che ha avuto questo romanzo è innegabile e anche la quantità di recensioni negative. Insomma, tutti ne parlano nel bene e nel male. Quindi volevo farmi una mia opinione personale. 

Inoltre, non nego che c'era anche un interesse personale visto che alcune persone hanno paragonato la parte "nera" del mio libro proprio a questo romanzo. Non per la trama o per la similitudine, però alla parte "cruda" del rapporto dei protagonisti.

Ma andiamo su queste benedette 50 sfumature. Sono solita cominciare a descrivere quel che mi è piaciuto di un libro, lo farò anche qui:


- per prima cosa mi sono piaciuti i fan.


Sì, avete capito bene e No, non sono impazzita. Semplicemente volendo o no, sul web c'è talmente tanto tam tam su questo libro che è inevitabile sapere quello che succede anche se non importa un piffero.

E ci sono miriadi di fan che hanno associato la figura di Mr. Grey a lui:



Matt Bomer, personaggio che, a malincuore, devo dire che non conoscevo ma adesso conosco eccome :D

I fan, dicevo, hanno creato tutta una serie di "background parallelo" che, devo ammettere, a volte risulta anche piacevole (a volte). 





Conoscendo tutto questo background mi è risultato molto più facile farmi piacere Christian Grey almeno in parte. 


- i soldi di lui. Mi sembra che questa parte sia stata gestita abbastanza bene, lui va in giro in elicottero, compra macchine costose come fossero pacchetti di patatine, conosce vini pregiati etc.

- lo stalker. Questo è un filone che poteva essere interessante, molto di più del dominatore parte non riuscita per niente. Portata avanti benino invece la parte di "colui che controlla tutto": telefonate, macchina, mail etc.


Quanti Cosmopolitan hai intenzione di bere?


Chiede lui in una mail quando dovrebbe essere a migliaia di miglia di distanza. Facendo chiaramente capire a lei (e a noi) che lui in realtà è nello stesso locale.

Queste sono le (poche) cose che mi sono piaciute. E cosa invece non mi è andato a genio?



-        - Il Dominatore. Ma dominatore de che? Qui non succede un bel nulla perché lui possa definirsi tale. Come ho già detto il genere del libro non rientra tra le mie corde. Però, io nei libri cerco anche di immedesimarmi in situazioni ed eventi che nella vita non mi sognerei mai di vivere. Sarei benissimo capace di trasformarmi in una terribile cacciatrice di teneri agnellini o in una strega cattiva se queste personalità fossero descritte a dovere.


      Qui invece siamo di fronte ad un'idea assurda, quella di un contratto che non viene neanche portata avanti, almeno un po' di coerenza, per favore. Fateci vedere che lui domina davvero. No che al massimo abbiamo:
      Lui: "Sali!"
      Lei: Oh, che prepotente!

      Ooooh, prepotente davvero, un vero dominatore.
      
-     Il credere di essere un libro erotico. Ma se tutte le scene sono del tipo 

       fotto, fotto, fotto, vengo, vengo, vengo, ah, ah (eroticissimo).

E nonostante sia descritto tutto integralmente ci sono baci in altri libri molto più sensuali

-     - Lei e dire che all’inizio mi era sembrata anche una che sapeva rispondere per le rime. Ma sono bastate due moine e i suoi pensieri si sono tramutati in Oh, Ah, Mh.
E poi ma ce l’aveva una vita sociale prima? Ha un’amica-una, uno pseudo amico e un lavoro in una ferramenta. E poi? Cosa faceva come hobby prima di incontrare Mr. Grey: l’ameba?
Senza parlare che passa da verginella a multiorgasmica con l’accelerazione di uno shuttle. 


Accelerazione orgasmica della protagonista

     
      Evabbè, facciamo finta che ci può stare ma… la tizia (che si chiama Ana.. no comment) ha il telecomando dell’orgasmo. Lei pensa… ho un orgasmo e ce l’ha. Lui dice aspetta… ecco vieni adesso e lei viene. Comodo, davvero. Chissà se brevetteranno l’idea.



Pronti con l'orgasmo? Tre, due, uno... VIA!

  - Lo stile. Diciamo Mh! (Tanto per rimanere in tema). Può anche scorrere in certi punti, e un punticino a favore lo posso dare perché ogni scena viene raccontata tutta dall’inizio alla fine (anche quando obiettivamente non ci sarebbe nulla da dire). Ma per il resto… sigh! La prima volta che ho letto: “sto per prendere fuoco” ho pensato… “carino”, la seconda volta “ancora”, la terza volta stavo per lanciare il libro dalla finestra.


All'ultimissima pagina lei si riprende, speriamo in modo definitivo ma a quel che ho letto in giro penso di no. Continuerò la serie? Bella domanda ma attualmente non so rispondere. Forse per vedere se migliora o scende definitivamente verso il basso. Per ora, comunque, NO.

venerdì 9 agosto 2013

Novità per scrittori emergenti: gemellaggio con il Blog Le passioni di Brully


Carissimi follower, grandi novità in vista.

Da oggi Terre di Arret è gemellato con il blog Le passioni di Brully.

Anche il blog di Miriam, come le nostre Terre, ha un occhio di riguardo per gli autori emergenti, pertanto ci è venuta l'idea di questo gemellaggio, che riguarderà, tra l'altro, proprio la richiesta delle recensioni.

In cosa consiste? L'autore che deciderà di usufruire di questa novità avrà due recensioni nello stesso giorno!!! Aumentando in questo modo la propria visibilità.

Noi blogger ci daremo una data precisa per finire il romanzo e un'altra per pubblicare la recensione. Se volete usufruire del servizio non dovete far altro che mandare una mail al mio blog o alle Passioni d Brully con la dicitura: "Voglio usufruire del gemellaggio!".


Come inviare la mail per usufruire del servizio:

- mandare una mail ad uno dei due blog con titolo: Richiesta Recensione
- inviare la sinossi
- indicare la scheda tecnica (genere, numero di pagine, prezzo, sito etc.)

Per cortesia: NON inviate l'ebook o il cartaceo prima di essersi assicurati l'ok da parte nostra.

I libri cartacei avranno la precedenza sugli ebook, per premiare l'autore dell'impegno di spesa.

Come al solito le recensioni saranno oneste e sincere e questo implicato, purtroppo, che potranno anche essere negative.

Il servizio è gratuito.

Che aspettate? Forza!!! Andate nella sezione "Contatti" ed usufruite anche voi del servizio.

mail terrediarret@gmail.com
Facebook https://www.facebook.com/pages/Terre-di-Arret/129538727212180

A presto

PMarina



domenica 4 agosto 2013

Recensione Darkwing di Davide Cencini




TITOLO: Darkwing
SOTTOTITOLO: La Spada dai Sette Occhi
AUTORE: Davide Cencini
EDITORE: Ute Libri
PAGINE: 398
PREZZO: cartaceo 18.00 euro - ebook 5.99 euro

Sito ufficiale http://worldofdarkwing.com/

TRAMA

Terra. Un futuro non molto lontano.Esiste un'alternativa a tutte le fonti energetiche conosciute. La Ener Fed sta per collaudare il suo nuovo reattore in grado di produrre quantità illimitate di energia, ma il sogno si trasforma in una tragedia. Peter non riesce a scappare in tempo.Un'esplosione, il nulla.Peter non è morto. E' in luogo chiamato Corown. Viene scelto dalla Spada dai Sette Occhi per diventare il Darkwing, un guerriero investito di un potere terribile e oscuro che rischia di consumarlo.Riuscirà a servirsene per salvare coloro che ama?  

VOTO

4 ++ /5 draghi


 ++


PICCOLA PREMESSA

È mia abitudine inviare prima la recensione agli autori con cui sono in contatto, per renderli consapevoli di quello che li aspetterà e per chiedere se, nel caso, volessero fare qualche commento. Tengo a precisare, però, che in nessun modo accetterei tentativi di censura.
Con l'autore di Darkwing  invece mi sono trovata la recensione un pochino "aggiustata". 
"Qui si può migliorare, qui non hai specificato bene, qui è un po' caotica". 
E la mia reazione è stata:


OSI FORSE CONTRADDIRMI?

A parte gli scherzi. :D . Mi fa sempre molto piacere avere un interscambio con gli scrittori. Così, del "succo" della recensione non ho modificato nulla, ho fatto però delle piccole aggiunte e ho scelto alcuni commenti dell'autore e li ho intercalati ai miei. Quindi anche in questo post sarà presente la "Voce all'autore" anche se in modo differente rispetto al solito (troverete le N.d.A. Note dell'autore)



Ed ora andiamo con:

IL MIO PARERE PERSONALE

Mi scuso con l’autore per averci messo una vita a finire il suo libro. Tengo a precisare che il tempo impiegato a finire un libro non è sinonimo di “non mi è piaciuto”. Ho letto “Il Signore degli anelli” in un anno ed è uno dei miei libri preferiti. Ho letto “Spells” in poche ore e mi ha talmente annoiato da rendermi totalmente indifferente alla conclusione della saga.
Arriviamo dunque alla recensione.

Mondo strano quello di Darkwing. Da una parte estremamente originale. Comincia nel nostro mondo, dove si parla, tuttavia, di argomenti scottanti: come le violenze domestiche e il terrorismo. Argomenti non certo classici. Dal'altro canto abbiamo a che fare con un protagonista, Peter, estremamente "giocherellone", come se fosse "l'altra faccia di una stessa medaglia". E questo è un aspetto decisamente positivo.

Un certo incidente, però, catapulta Peter, in una sorta di mondo parallelo ancora non ben identificato (Corown).

Caratteristica affascinante di questo pianeta è la presenza di aviani, ossia persone dalla sembianza di uccelli. Mi è sembrata una trovata originale, se poi pensiamo che l’autore si è di chiaramente ispirato a PK il mio favore non può che aumentare (ho tutti i numeri usciti e per tutti intendo proprio TUTTI visto che la serie ad un certo punto si è interrotta (se ci penso ancora sto male)).



Cosa mi è piaciuto in Darkwing, oltre gli aviani? Certamente le battute sempre pronte del protagonista e di altri personaggi e le situazioni al limite del surreale.
E uno stile fresco e in crescente miglioramento:

Attenzione, attenzione, segue un luuungo elenco di esempi, dello stile di Darkwing:

Sua moglie, una giunonica pappagallina gialla.
(Descrizione essenziale e perfetta di un'aviana, testimonianza di una buona proprietà di linguaggio)

E poi il libro è pieno di passaggi esilaranti:

Magnifico! Venite, venite… moglie, apri la botte di birra Super Extra Dwarf gran riserva che abbiamo giù in cantina!
- Quella “corretta”? - bisbigliò Miriam, ma Peter la sentì ugualmente.
- No, non quella allungata col piscio di cavallo che servo ai forestieri, porta due boccali di quella vera! -

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Era tarda notte e piovigginava - Chi bussa a questo convento? - chiese Durin, per sincerarsi dell’identità del visitatore.
(Vi prego, ditemi che anche voi avete riconosciuto: “Co’ ‘sta pioggia e co’ ‘sto vento, chi è che bussa al mio convento? Tormentone già vintage negli anni ’70 :D ) (N.d.A. GRAZIE per aver riconosciuto questa citazione!!! Sei stata l’unica! Confermo! :D)

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Peter si domandò come mai solo nei romanzi fantasy che leggeva i protagonisti riuscivano a cavalcare tutto il giorno, mangiare carne secca e dormire per settimane in mezzo ai boschi svegliandosi freschi e riposati, in armonia con la natura. Lui, una mattina, destato da un insopportabile cinguettio, aveva sparato col cannone dello scudo agli uccellini… con buona pace del suo nome di battaglia.

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Non lo so… forse l’input totalmente imprevisto lo ha bloccato… non è nuovo ai crash di sistema…
- Che tu sappia è stato programmato su “Winsozz”?
- No, Peter, non direi proprio! - lo rimproverò Lidia per aver fatto dell’ironia in un momento del genere.

(simpatico questo passaggio su Winsozz riferito ai Cyborg (anche se penso che sia per palati "smanettoni"))

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- Attenziooone! Periiicolo! Attenziooone! Periiicolo! - gridò la spada, con la vocina soave che ogni tanto faceva Durin Dardodiferro. La lama lampeggiava con intermittenza di una luce rosa shocking. Durin aveva detto che era incantata per avvertirlo quando il pericolo era vicino, ma Peter aveva immaginato una dignitosa luminescenza azzurra, e di certo non pensava alla suoneria.

(Il nano Durin Dardodiferro è uno dei miei personaggi preferiti)

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E le citazione "dell'altro mondo" (ossia il nostro) sono veramente numerose:

Che cosa significa questa scritta? Io mastico l’elfico ma sono un po’ arrugginito…
– Questi versi? Oh, solo un canto di guerra, c’è scritto pressappoco: “Una lama per squartarli, una lama per sventrarli, una lama per scuoiarli e del tutto disossarli!”

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Il protagonista poi è un simpaticone che adora le mangiate:

si era fatto portare un tacchino farcito, due trote bollite, una forma di cacio intera, una pagnotta grossa come la ruota di un carretto, mezzo chilo di polenta, un’insalatiera di verdure grande abbastanza da sedercisi dentro e mezzo barile di birra, il tutto condito da stuzzichini assortiti, e ancora continuava a ingurgitare cibo. Era irreale. Che fosse invece quello il vero volto della sua maledizione… tramutarsi in una cavalletta gigante in grado di distruggere le riserve di cibo d’un villaggio?
(N.d.A. potresti aggiungere che si tratta di un umorismo mangereccio ispirato ai film di Bud Spencer e Terence Hill, se vuoi)
Voglio, voglio :D


Ce la giochiamo a birra e salsicce?



Anche se, a dire la verità, soprattutto  all'inizio, l'umorismo del protagonista mi è sembrato un po’ forzato

Ho notato un grande miglioramento nello stile man mano che si andava avanti con il racconto. L’autore mi ha detto che il romanzo è stato scritto in più anni e oserei dire: si vede.

Anche quando la faccenda si fa seria lo stile è di tutto rispetto:

La sua voce era gradevole, e tuttavia pervasa da un sibilo ultraterreno, come una goccia di veleno che inquinava segretamente un bicchiere d’acqua limpida.

---

Lidia era ammirata. Ancora una volta, Peter la stupiva: si era fatta di lui il concetto di un uomo coraggioso, ma anche impulsivo; invece, ora scopriva che quando voleva era in grado di mantenere i nervi saldi e il sangue freddo. In una situazione in cui altri si sarebbero abbandonati alla disperazione era stato capace di prendere il gruppo per le redini e ridargli fiducia, dimostrando anche una notevole intelligenza tattica. Parlava con la sicurezza di un capo, argomentando ogni decisione senza lasciare adito a discussioni.

---

E mentre all’inizio troviamo errori stilistici tipo:
Il suo fisico appariva snello, ma i muscoli erano ben disegnati e tonici, duri come l’acciaio. Mentre il PoV è sulla testa del protagonista. 
(N.d.A. ma è Peter che si guarda allo specchio, perché è un errore? Forse non dovevo usare “appariva” perché sembra che qualcun altro che lo sta guardando, è questo che intendi? Mh forse hai ragione.) (sì, in quel punto la "telecamera" va all'esterno, però questo problema scompare nel testo dopo brevissimo tempo).

Man mano che si va avanti si trovano sempre meno imperfezioni e sempre più un linguaggio sicuro di sé e di effetto. E molte scene sono mostrate invece che raccontate.

 Prima di rendersene conto era steso a terra, con la testa che gli girava come una trottola: sentiva sapore di sangue in bocca e un viscido calore che gli colava lungo il viso. Gemette di dolore e le lacrime gli uscirono da sé.

(Scena mostrata con efficacia: si sente il sapore in bocca, il viscido calore (spettacolare metafora))

Per farvi un altro esempio del miglioramento di stile, facciamo però un passetto indietro… pronti? Reeeeewind!! Primo capitolo: immenso ed inutile infodump sugli aviani. Terribile. Buttiamolo e teniamo tutto il resto del libro.
(L'autore mi ha informato che in fase di editing voleva toglierlo ma poi l'editor ha deciso di mantenerlo).

Molte situazioni sono originali (mi è piaciuta tantissimo la parte dedicata ai cyborg), altre lo sono un po’ meno (come la foresta incantata).

Avrei, inoltre, gradito una suddivisione "meno prolungata" dei capitoli. Ma questo rientra nei gusti personali. (Anche in questo caso, mi fa notare l'autore, questa suddivisione è stata ideata dall'editore, lui l'aveva creata in modo molto diverso).

Tutto sommato il libro merita davvero di essere letto e di rientrare nei fantasy di tutto rispetto.

Infine una nota positiva a favore della casa editrice che ha ideato un sistema di rating e un bollino. Sarebbe bello se questo metodo fosse applicato anche ad altri libri.


Sistema di Rating
Darkwing
VERDE
Fantasy pulito, privo di espressioni volgari. 
Contiene anche temi importanti e spinosi, 
ma sempre esposti in modo 
intelligente e delicato.
Attenzione!
Tutti i giudizi espressi sono frutto di una valutazione 
arbitraria di Ute Libri e possono non coincidere 
con la sensibilità del singolo lettore.


Insomma, un libro che mi ha lasciato un segno decisamente positivo. E pensare che è solo il primo di una serie di sette. Sì, perché il mondo di Darkwing è molto articolato, per questo lo spazio a lui dedicato non finisce qui. A breve, infatti, presenteremo uno speciale dedicato all'ampio e dettagliato background.

A presto quindi, con Darkwing!

giovedì 1 agosto 2013

Incipit Mania # 8: Darkwing di Davide Cencini



Questa rubrica è in realtà un esperimento. Poiché io valuto l'incipit solo dopo titolo/copertina/sinossi/lettura dei righe a casaccio, sono proprio curiosa di vedere se l'inizio rispecchia la realtà del contenuto.
So che molti lettori decido di acquistare un libro solo leggendo le righe iniziali. Ho deciso quindi di valutare l'incipit dei  libri che leggerò per vedere se l'idea generale corrisponderà con la valutazione che risulterà dalla recensione.

L'incipit di oggi è dedicato a Darkwing di Davide Cencini





IL TRAMONTO era ormai passato da un pezzo, ma gli abitanti di Andorr non se n’erano accorti. Già da due giorni una coltre di nubi nere e impenetrabili oscurava il cielo, rendendo vago lo scorrere della giornata nella cittadina. Malgrado fosse iniziata l’estate, da qualche giorno il sole era stato spazzato via da un’improvvisa ondata di maltempo. La pioggia incessante che scendeva giù a catinelle non faceva che aumentare la monotonia del quadro e ingrigire l’atmosfera. La stradina in terra battuta che s’incuneava tra le modeste abitazioni verso la piazza centrale si era trasformata in un rigagnolo di fango.


Iniziare un libro con la descrizione del paesaggio è una scelta abbastanza classica. Si può dire "si va sul sicuro" perché, in teoria, l'immaginazione viene subito stimolata.
Anche l'intuizione del tempo atmosferico non è male, è fortemente legato a tutte le nostre giornate e rende estremamente realistico il racconto. Purtroppo, spesso e volentieri, alcuni autori se ne dimenticano, lasciando scorrere la narrazione in una sorta di "Eden", mai troppo caldo, mai troppo freddo, dove non piove mai.


Purtroppo, però, le primissime righe non partono subito in quarta. Raccontano solo quello che succede, senza mostrarlo. L'attenzione viene subito spostata sugli abitanti di Andorr (e quindi cosa ci dobbiamo immaginare?) e sul loro vago scorrere della giornata.

Meglio nella seconda parte, dove visualizziamo la pioggia che scende a catinelle e che si incunea nella stradina di terra battuta che si trasforma un un rigagnolo di fango.

Infine, non ho gradito la scelta di iniziare il capitolo con parole maiuscole, ma questo, lo ammetto, è solo una questione di gusti.

Un incipit medio quindi... 3 draghi!



ma che già dico che non rende giustizia al libro. A breve posterò la recensione e capirete perché.

A presto

PMP

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