domenica 29 settembre 2013

Segnalazione # 21: Aili - Destini Intrecciati di Ilaria Marsili

 
Ciao, nuova segnalazione. Oggi si tratta di un fantasy romance e la trama mi ispira tantissimo. Mi ricorda per certi veri il film "Dragon Heart" e questo mi stuzzica la fantasia *_*
 
 
Titolo: Aili Destini Intrecciati.
Autrice: Ilaria Marsili
Editore: Selfpublisher
Genere: Fantasy romantico.
Numero pagine: 95 (pdf), 256 (ebook).
 
Trama:
 
Aili ha quasi diciassette anni, il principe del nord ventitré. I loro destini si sono incrociati alla nascita di lei, in una locanda sul confine dei loro due regni, dove le loro madri, regine di due reami rivali, si sono rifugiate per sfuggire alla guerra che vede impegnati i loro mariti sul campo di battaglia. Aili nasce priva di vita, ma il mago che tiene nelle sue mani la dinastia reale del settentrione, sfrutta questa occasione per tessere un filo della sua tela, rianimandola tramite una magia alla quale il giovane principe si presta volontariamente donandole metà del suo cuore. Il sortilegio avrà durata diciassette anni. Entro quel momento, la giovane deve riconsegnare ciò che le è stato dato, pena la morte del ragazzo al posto suo.
 
Dove si può trovare:
 

giovedì 26 settembre 2013

Segnalazione # 20: Dagger di Walt Popester

 
Ciao, oggi vi segnalo un nuovo libro fantasy... leggete la sinossi con attenzione...
 
 
SINOSSI
 
 
'Il seguente romanzo contiene volgarità, elementi di satanismo e scene di violenza grafica. La discrezione del lettore è avvisata. È consigliato a un pubblico adulto, ma per il suo contenuto non dovrebbe essere letto da nessuno.


L’autore promette che nel suo romanzo non troverete il nano simpatico, l’elfo elegante, il paladino, i maghi, i maghetti e i vampiri che brillano, né l’ennesima terra delle cinque terre terrorizzata dalle guerre intestine.'
 

Una donna viene rapita e violentata nel tempio perduto dove il dio Ktisis sacrificava i suoi figli e dà alla luce una creatura blasfema. Vorrebbe ucciderlo con le sue stesse mani, ma presto scopre che questo è impossibile: Dagger è immortale, è nato per riportare in vita Kabal, un antico dio pietrificato in cima al monte Golconda sin da quando la sua anima è stata esiliata per opera del suo rivale e fratello Angra. Quando la donna si presenta con il bambino all'inespugnabile fortezza dei Guardiani, il sacro ordine che da sempre veglia sul dio pietrificato e del quale anche lei un tempo faceva parte, questi non ci pensano due volte a spedire Dagger sul mondo Oltre, un mondo parallelo popolato da reietti e assassini dediti al sacrificio umano, dove si ritrova a crescere lottando ogni giorno per la sola sopravvivenza. Ma compiuti tredici anni, la lunga e violenta menzogna che ha sempre chiamato vita finisce. Ombre senza volto iniziano a braccarlo nel buio, fiutando il suo sangue divino. Dagger capisce che nessuno può sfuggire alla propria maledizione, soprattutto quando questa scorre nelle sue vene.

Che ne dite? A me sembra un annuncio "col botto".

Vi lascio con il link acquisto Amazon (qui) e se lo leggete, mi raccomando, fatemi sapere la vostra opinione.

A presto

P.Marina


martedì 24 settembre 2013

Recensione: L'Inquisitore di Lagoscuro di Laura Caterina Benedetti



Titolo: L'inquisitore di Lagoscuro
Autrice: Laura Caterina Benedetti
Editore: Selfpublisher
Pagine: 267
Prezzo: 1,49 (ebook)


SINOSSI

Un romanzo in costume ambientato in un Medioevo cupo e oscuro, popolato da cavalieri malvagi e giovani intriganti, streghe, mercenari e frati inquisitori, in una storia serrata di amore, di odio, di vendetta.

XIV secolo, città di Monferrante.
Teodoro Corsignani, figlio di un notabile del governatore, viene condannato a morte dall'Inquisizione; questo doloroso evento macchia il buon nome della famiglia e, con esso, la reputazione di Erminia, sorella minore di Teodoro. Suo padre Landolfo, temendo che ormai nessuno vorrà più prendere la figlia in sposa dopo l'impiccagione del primogenito, si vede costretto ad accettare la proposta di Tancredi Malatesta: questi, zio materno della ragazza, è un uomo brutale e vizioso, ma il matrimonio è l'unica via affinché lei non sia costretta ad entrare in convento.
Erminia, terrorizzata dalla prospettiva di simili nozze, sembra non avere scampo fino al giorno in cui si profila sulla sua strada l'ombra di Fiordinando di Lagoscuro: egli, freddo e potente inquisitore, offre alla giovane donna ciò che pare essere una vita peccaminosa al suo fianco, ma in apparenza l'unico modo per evitarle di divenire schiava del violento Malatesta.

VOTO

5/5 draghi



IL MIO PARERE PERSONALE

Oggi sono veramente lieta di parlarvi di questo libro.
Premetto che il tema dell’Inquisizione mi affascina particolarmente:

-          Primo perché mi ha sempre dato i brividi il fatto che il tribunale peggiore mai esistito è nato in seno alla corporazione religiosa più famosa di tutti i tempi. Quanto erano lontane le follie inquisitorie dalla fede, speranza e carità di San Francesco?
-          Secondo perché nelle mie ricerche di archivio la mia strada si è incrociata con un processo dell’Inquisizione e con una delle loro sale della tortura e questo fatto mi ha profondamente segnato.

(la scena più cruenta di tutte in Bianco e Nero è stata ispirata proprio da quella cella dell’Inquisizione).

Eppure nel libro ne “L’Inquisitore di Lagoscuro” ci si imbatte in degli Inquisitori anomali. Avreste mai pensato di poter stare dalla loro parte? Io no, ed è stata una delle cose che più mi ha fatto avvicinare a questo libro.

Cristiano Banti "Galileo davanti all'Inquisizione" 1857

L’autrice parla di romanzo in costume, con umiltà, senza avere la pretesa di chiamarlo storico. Eppure, il linguaggio e le atmosfere mi sono sembrate “molto più storiche” di altri romanzi dichiarati strettamente come appartenenti al genere. Pensiamo ad esempio al fatto che non era decoroso per una donna uscire senza mantello oppure alla chiesa che appariva veramente buia.

Scordatevi le chiese che si conoscono oggi, prima effettivamente c’erano solo piccole fessure al posto di finestre, a volte neanche quelle, e la puzza delle candele e gli olezzi che prevenivano dalle botole dei morti (non certo sigillate) vi potete immaginare che razza di ambienti angusti erano.

Ma non solo gli ambienti, anche i dialoghi dell’”Inquisitore di Lagoscuro” sono molto veritieri e lo sono anche i personaggi come vengono presentati:


La Brutalità di Tancredi Malatesta

La cupidigia e la stoltezza di Attilio

L’amore fraterno fra Erminia e Teodoro

Il rispetto del Signore di Lagoscuro

La virtù virginale di Madonna Erminia.


-          L’autrice inoltre ha un’ottima padronanza della lingua (ci sono pochissime imperfezioni) e non ha paura di usare le virgole al posto giusto. Sì, avete capito bene, perché in italiano, se si rispettano tutte le regole a puntino le virgole ci sono, si sentono e si mettono.
In finale. Un ottimo lavoro. Un romanzo che mi è rimasto nel cuore e che consiglio vivamente. Punteggio pieno meritato. Ho solo una piccola richiesta, un piccolo desiderio, avrei preferito un racconto più approfondito del rapporto tra i due protagonisti (tra l’altro delicatissimo), ecco mi piacerebbe leggere un raccontino a parte che integri questa parte. Ma va bene anche così. Nessuna pretesa... il romanzo è splendido così com'è.

Se lo avete letto, o avete intenzione di farlo, fatemelo sapere.
Vi invito, infine, a cliccare "mi piace" sulla pagina Facebook del romanzo.

Un saluto e a presto

PMP

Questo romanzo entra, con orgoglio, nella categoria Made In Italy

sabato 21 settembre 2013

Incipit Mania # 10: L'Inquisitore di Lagoscuro di Laura Caterina Benedetti

 
Questa rubrica è in realtà un esperimento. Poiché io valuto l'incipit solo dopo titolo/copertina/sinossi/lettura dei righe a casaccio, sono proprio curiosa di vedere se l'inizio rispecchia la realtà del contenuto.So che molti lettori decido di acquistare un libro solo leggendo le righe iniziali. Ho deciso quindi di valutare l'incipit dei libri che leggerò per vedere se l'idea generale corrisponderà con la valutazione che risulterà dalla recensione
L'Incipit di oggi è dedicato a "L'Inquisitore di Lagoscuro" di Laura Caterina Benedetti.
 

 
 
«Perché sei venuta qui, Erminia? ».
La giovane donna sussultò a quella domanda: le sue dita si serrarono intorno alle sbarre di ferro e lo sguardo ebbe un lampo di dolorosa sorpresa.
«Come puoi chiedermi questo, Teodoro? Volevo chiederti ancora una volta… prima… prima del processo»
 rispose in un sussurro appena percettibile, con parole che tremavano tra le lacrime.
Per alcuni istanti non si udì altro che il crepitio della torcia e il gocciolio di acqua stagnante in qualche fessura della pietra.
 
La scelta dell'autrice è stata quella di iniziare la sua opera con un dialogo. È una scelta che viene fatta da molti autori, ma è da considerarsi audace. L'incipit dovrebbe catturare immediatamente l'attenzione. Da una parte un dialogo potrebbe avvicinare gli amanti delle opere molto dialogate, dall'altro potrebbe essere difficile far partire una conversazione nel modo giusto.
L'autrice in questo caso "sa fare il suo mestiere". La domanda «Perché sei venuta qui, Erminia? » ci dà subito diverse informazioni utili: che ci sono almeno due interlocutori, che una delle due (presumibilmente una protagonista) si chiama Erminia e l'azione è già in corso. La ragazza si "è spostata" per andare a trovare qualcuno o fare qualcosa.
Da un'azione statica, come può essere un dialogo, c'è un dinamismo intrinseco.
Inoltre la sbarre di ferro mostrano una prigione, anche se non viene nominata. Le lacrime e le parole tremolanti mostrano l'emozione.
Il crepitio della torcia ci catapulta in un'epoca senza tecnologia, senza necessità di specificarlo, e il gocciolio di acqua stagnante in qualche fessura della pietra ci fa immergere in un sotterraneo.
Ottimo inizio. Veramente! Complimenti!
Voto 5/5 draghi
 

lunedì 16 settembre 2013

Segnalazione # 19: Il fantastico viaggio di Joseph di Pietro Recupero



Carissimi, oggi vi voglio segnalare un libro per ragazzi: Il fantastico viaggio di Joseph di Pietro Recupero. Un libro adattassimo per ragazzi della scuola media, ma anche per amanti della lettura spensierata.

Quarta di copertina:

Quello che Joseph riceve è un regalo di compleanno insolito perché: luomo non crede più nelle favole, e i suoi figli non giocano più come una volta, hanno quelle scatole con giochi violenti che hanno distrutto la loro fantasia. Scopo è dunque, una provocatoria contro tendenza il cui intento è riportare a quella ingenuità troppo lacerata dall'uomo, diventato avaro e cieco.

È un libretto di 140 pagine con una copertina bellissima!

Per maggiori informazioni visitate la pagina Facebook dedicata:

https://www.facebook.com/recuperopietro?ref=hl


Io lo sto leggendo e sarà recensito nella nuovissima rubrica dedicata ai libri per ragazzi.


A presto!

PMP



sabato 14 settembre 2013

Recensione gemella: I colori che ho dentro di Nadia Boccacci




Questa recensione partecipa all'iniziata "Recensioni gemelle" in contemporanea è stata pubblicata la recensione dal blog "Le passioni di Brully"
 
 
Titolo: I colori che ho dentro
Autore: Nadia Boccacci
Editore: Butterfly Edizioni
Pagine: 176
Prezzo: 12,90 €

SINOSSI
 
Grigio: l’incertezza di Gemma e i dubbi a proposito di Marco, il ragazzo che ama ma che la tradisce.
Giallo: il caldo ricordo di tata Armida, l’odore del tè e dei biscotti, le fiabe con le quali allietava una Gemma bambina. E poi il blu cupo dell’addio a Marco e il rosso tumultuoso di un nuovo incontro: quello con Pierre, artista pieno di talento ma anche di segreti. Sul fondo, le tinte accese di un’assenza che ha segnato la vita di Gemma e che ancora brucia come una ferita aperta: l’allontanamento di sua madre e il continuo ondeggiare tra nero e bianco, rancore e perdono. Con una narrazione che è poesia dei colori, Nadia Boccacci ci insegna che siamo i soli padroni di noi stessi e che solo noi possiamo decidere se lasciarci trasportare dalla corrente o se vivere tutte le nostre sfumature, anche quelle più cupe. In fondo, come Gemma scoprirà, niente è nero per sempre: bisogna solo trovare, nel fondo di sé, il coraggio di vivere a colori

 
VOTO 

 
3/5 soli gemelli
 
IL MIO PARERE PERSONALE
 
 
Purtroppo non sono entrata in piena sintonia con questo libro, nonostante le premesse molto buone. Vediamo in dettaglio:
L’intero libro si basa sui colori e sulle sensazione ed emozioni che essi evocano. L’idea è suggestiva e in parte anche riuscita.
L’autrice crea anche una buona schematizzazione e la mantiene dall’inizio alla fine. I capitoli con i titoli dei colori vengono narrati in prima persona: Grigio, giallo, blu, verde sono tra i primi. In questi capitoli è presente un’introspezione abbinata ai colori.
Leggiamo, ad esempio, l’incipit
Oggi mi sento terribilmente e inesorabilmente grigia.
Grigia come la nebbia, come il cielo d’autunno e come le nuvole
gonfie di pioggia.
Perdura in me la sensazione di questa tinta triste e indefinita,
informe, eppure miscela di due estremi formidabili e unici, il bianco e
nero. Sono grigia e senza forza. Trasparente agli occhi del mondo,
sola e spenta in mezzo alla folla ridente, insipida e insulsa, priva di
slancio e di entusiasmo.
 
A questi sono intervallati i capitoli in terza persona, la maggior parte con il titolo che inizia con un ‘Non’ Non tutto è terribile, non tutto è come sembra etc.
 
L’idea mi piace e soprattutto mi piace il modo in cui è stata portata avanti con coerenza.
Cosa non mi è piaciuto? Spesso si hanno delle noiose ridondanze: per esempio quando dice che il giallo è il colore di Pazzi o che gli occhi vicini sono sinonimo di malvagità. Capisco voler ripetere i concetti per sottolinearli, ma NON utilizzando le stesse identiche parole.
Spesso, inoltre, l’autrice si perde in riflessioni che ci stanno bene come i cavoli a merenda: per esempio ad un certo punto parla di depressione post partum o a pagina 92 (versione pdf) fa una digressione inutilissima sui vegetali.
Sorridevo dentro di me di fronte a questa varietà umana, tutta in
cerca di cibo, bisogno atavico e primordiale di ogni essere vivente.
Fatta eccezione per i vegetali, naturalmente. Loro sono in grado di
produrselo da soli. Autotrofi. Si chiamano così.
Gli animali e l’uomo, invece, non appartengono a questa
categoria e spendono gran parte del loro tempo e delle loro energie
alla ricerca di nutrimento.
Ricordi liceali riemergevano all’improvviso da chissà dove e mi
esplodevano nella mente senza che io potessi farci nulla.
L’osservazione del prossimo mi portava lontano, tra ondate di
introspezioni e ricordi.
Ci sono capitoli più riusciti (come il grigio) e altri meno riusciti (come l’arancione).
L’innamoramento con il Prof è stato veramente fulmineo e la quasi mancanza di dialoghi ha tolto molto pathos alla lettura.
Mi spiace quindi che questo libro non mi abbia conquistata in pieno, anche se dei meriti bisogna darglieli. Alcune parti che riguardano i colori sono come delle poesie. È sufficiente ‘fare un giro’ sulla pagina facebook dedicata per rendercene conto. (Vi consiglio di visitarla).
 
E con una poesia si conclude:
Le farfalle
Le farfalle
ballano
velocemente

un ballo
rosso
nero
arancione
verde
azzurro
bianco
granata
giallo
violetto
nell'aria
nei fiori
nel nulla
sempre volanti
consecutive
e remote
Pablo Neruda
In conclusione: libro con idea di fondo buona che poteva essere sviluppata meglio. Vi consiglio di sbirciare sulla pagina Facebook prima dell’acquisto, leggete quello che c’è a disposizione e, se pensate che possa fare per voi, avvicinatevi a lui con fiducia.
Per leggere la recensione sul blog "Le passioni di Brully" clicca sull'etichetta.


 

giovedì 12 settembre 2013

Commenti a caldo: Percy Jackson e il mare dei mostri


Cari follower, come promesso ecco il primo post della nuova rubrica "Parliamo di Film". Niente pretese di voler stilare una recensione, non sono assolutamenta un'esperta di arte cinematografica. Lascerò solo il mio parere personale da "spettatore profano" che si siede sulla poltrona del cinema e guarda.

Sono tornata da meno di 10 minuti dalla visione del film Percy Jackson e il mare dei mostri". Premetto che non ho letto i libri (anche se rimedierò presto), da una parte sono contenta perché ogni volta mi lascio influenzare da quello che leggo, ma difficilmente i libri possono essere paragonati a quello che si vede al cinema (anche se i paragoni alla fine sono inevitabili).


 
Inizio con un'informazione pratica: il film, come sospettavo, può essere tranquillamente visto da bambini di ogni età. Io ci sono stata con le mie pesti di 7 e 4 anni (quasi 5) e si sono divertiti senza avere mai paura.
 
Secondo capitolo della Saga degli dei dell'Olimpo. Ritroviamo i due attori protagonisti: Logan Lerman nei panni di Percy che sta crescendo proprio bene e Alexandra Daddario. Lei bionda. Peccato, immagino che sia per fedeltà al personaggio, ma stava meglio mora.


 
L'altro grande ritorno è quello di Jake Abel, un po' magrolino in questo film ma comunque un bel figliolo. Peccato che è stato sottovalutato.
 
 
 
Douglas Smith è Tyson il ciclope (o meglio l'ocularmente diverso). Un personaggio un po' scontato, comunque simpatico e soprattutto... ingnifugo!
 
 
Veniamo al film. Si apre con una scena degna da parco dei divertimenti. Con una sorta di antiteatro e una macchina tipo arrampicata su roccia con ventolone alla base. E qui si capisce subito che qualcosa è cambiato. Che fine ha fatto il campo dei semidei in stile medievale? Qui i ragazzi vanno in giro in jeans e maglietta (molte delle quali blu) e in bicicletta!!!
Troviamo anche Chirone, il centauro, invecchiato di circa 20 anni. Ma perchééééé? ç_ç Persino il suo manto è meno lucido e salta fuori mister D, un tizio con una camicia leopardata, simpatico come un pestone sull'alluce.
Comunque, l'azione inizia quasi subito con l'ingresso di un enorme toro meccanico (di cui, scusate, non ricordo il nome). L'animale mi è piaciuto anche se non ho capito se è ispirato a qualche personaggio mitologico reale (l'unico toro che ricordo è il Toro di Creta quello delle fatiche di Eracle. Aiutatemi se ne sapete di più).
Molto bella anche la leggenda dell'albero e della sua creazione (ma non vi svelo di più).
 
Una delle scene più esilaranti del film, e che mi ha fatto dire "Devo assolutamente leggere il libro", è stato il "cocchio" del tormento eterno, il taxi che si vede nel trailer guidato da delle simpaticissime Parche che si scambiano il loro unico occhio.
 
 
Altro punto a favore è l'ippocampo anche se la scena sembrava un po' forzata, a parer mio aveva le potenzialità per poter essere ancora più spettacolare.
 
 
Anche la scena con Cariddi mi è sembrata un po' forzata. E qui secondo me ha ragione mio figlio: "questo film è tutto impostato su ricerca-trova-combatti/risolvi-fuggi " e di colpi di scena non ce ne sono, (o forse ce n'è uno piccolo).
 
 
 
Altra cosa che è piaciuta a mio figlio è stato il risveglio di Crono. Io sono abbastanza combattuta. Secondo me poteva essere meglio. Il "nonno" di Percy è identico al mietitore cornuto di Dungeon Keeper 2, un videogioco di tanti anni fa (qualcuno di voi lo ricorda?). Ed è stato liquidato troppo velocemente.
 
 
Infine, c'è da dire che siamo andati a vedere la versione 2D, per scelta del bimbo grande per paura che il fratellino che ha messo gli occhiali da vista da poco potesse avere problemi con il 3D. Io se posso vado a vedere film in 3D ma stavolta non ne ho sentito la mancanza. Sono curiosa di sapere cosa si dirà sugli effetti speciali tridimensionali.
 
In conclusione: se avete amato il primo film (come me) allora non potete perdere questo lavoro. In caso contrario lasciate perdere. E se non avete visto il primo e volete passare un pomeriggio o una serata senza pretese allora andatelo a vedere e portatevi tranquillamente un bel sacchetto di pop corn.

martedì 10 settembre 2013

Recensione: Oltre i Confini - Il Tocco degli spiriti antichi di Noemi Gastaldi





Titolo:Oltre i confini
Sottotitolo: Il tocco degli spiriti antichi
Autrice: Noemi Gastaldi
Editore: Selfpublisher
Pagine: 218
Prezzo: 0,99 ebook  7,90 cartaceo
Sito web: http://mondinoemi.altervista.org/

TRAMA

“- Non sai chi sono? Allora non puoi liberarmi! - disse la bambina, pestando i piedi sul pavimento con rabbia. - Cerca di sbrigarti a capire come funzionano le cose, o diventerai come me! E non è divertente! - aggiunse ancora, prima di sparire dalla vista di Lucilla.”

Lucilla soffre di allucinazioni fin da quando era molto piccola, si è talmente abituata alla situazione da reputarla normale. Non ha idea del rischio che sta correndo.
Ha ormai ventidue anni, quando l’ossessione per una ragazza misteriosa di cui è innamorata fin dai tempi dell’adolescenza, la spinge a confrontarsi con una realtà che ha sempre rifiutato: la realtà materiale e quella immateriale, sono separate da un velo sottile, e lei è una di quelle poche persone capaci di squarciare questo velo.
Francesca è consapevole di questo già da molto tempo, ma non le basta: è alla continua ricerca di nuove conoscenze, determinata ad accrescere il suo potere; saranno proprio le sue ricerche a farle incontrare Lucilla, nei vasti territori oltre i confini.
Nessuna delle due, però, immagina quello in cui saranno coinvolte: dopo una lunga era di equilibrio, i potenti Spiriti Antichi stanno per scatenarsi gli uni contro gli altri, coinvolgendo coloro che hanno subito il loro tocco…

VOTO

4.5/5 draghi

Eravamo rimasti prima della chiusura estiva con l'incipit di questo romanzo (lo trovate qui)
Ed ecco a voi ...

IL MIO PARERE PERSONALE


Continuo a sostenere che una delle cose più belle dei libri è che non sai mai quello che troverai al loro interno.

E l’esperienza con il “tocco degli spiriti – Oltre i confini” di Noemi Gastaldi è stata veramente una sorpresa.

Confesso che la copertina inizialmente mi aveva un po’ spiazzato: senza colore, con le figure nel loro mondo non ben definito… però questo discorso lo riprenderemo alla fine.

Scordatevi di inoltrarvi in un universo scontato. In questo libro si capisce benissimo che la parola “fantasia” può davvero assumere significati diversi e “viaggiare oltre”.

Noemi, infatti, ci descrive un mondo “oltre i confini” etereo e affascinante. Il linguaggio utilizzato per descriverlo è armonioso e musicale. È racconto fantastico, nel senso letterale del termine, come un’opera musicale nella quale ti immergi e alla fine ne emergi diverso, rinnovato, come se avessi fatto un viaggio subacqueo.

Foto tratto dall'Album Facebook dell'autrice che vi invito a visitare

E il libro è quasi tutto raccontato, a dispetto del fatto che bisogna per forza mostrare. L’autrice riesce a farci vedere quello che ha in testa semplicemente dicendolo. Con la giusta semplicità.

Una delle cosa che mi è piaciuto di più del mondo creato da Noemi (Oltre i confini) è l’ibridazione animale. Questi esseri che si fondono con i viaggiatori (Viator) parzialmente o integralmente con loro. Veramente ben riuscita questa parte e la descrizione della parti fuse tra animali e umani. Abbiamo ibridazioni con orche, cigni, cervi, lupi etc. E anche quando l’animale non è proprio il più affascinante del mondo, come le falene, non esiste alcun “disgusto” nella descrizione delle scene ma solo una sorta di magica poesia.
 

E, inaspettatamente, si ritrovano nel libro anche temi scottanti, come l’esaltazione dei giovani che porta alla violenza, solo perché annoiati e hanno voglia di cercare qualcosa di nuovo.

La battaglia finale mi ha provocato forti emozioni. Ovviamente non vi rivelo come va a finire, ma mi ha ricordato in modo positivo una scena della Storia Infinita. Attenzione! Non sto parlando di clonazione ma di un certo tipo di emozioni.

 

Ritorniamo quindi alla copertina, se inizialmente mi aveva allontanato un po’, alla fine della lettura ho pensato che era perfetta, osservandola ci si immagina davvero di essere nel mondo degli spiriti.
 
 

Ottimo lavoro quello di Noemi, un libro fantasy da leggere per conoscere un lato del genere molto originale.

Le uniche, minuscole, difficoltà che ho incontrato personalmente sono nel capire le varie tecniche di passaggio Oltre i Confini e il modo in cui avvengono particolari tipi di magie (quelle con le erbe e i rituali). Però conto di saperne di più nel prossimo volume.

Complimenti a Noemi!
Vi lascio con un suo commento...
 

Grazie per la bellissima recensione, e anche per la possibilità di commentare le tue parole... Che dire? Sono davvero felice che tu abbia apprezzato il mio libro, alcune delle cose che hai scritto lasciano intuire che tu abbia compreso esattamente quel che volevo trasmettere attraverso questo primo volume della saga.... Quindi, grazie, grazie, grazie :)

Provo ora a rispondere alle tue perplessità, anche se è un po' difficile farlo senza spoiler :)

Quando Lucilla finalmente scopre che può incanalare i poteri delle terre oltre i confini (tramite i rituali, appunto), sta per scoppiare un gran casino; la sua “insegnante” la snobba, il suo compagno di sventura è senza memoria, la povera Fantasy non ha la minima esperienza in questo senso... Così, lei inizierà ad avvicinarsi ai rituali in modo istintivo, senza capire bene cosa stia facendo... Nel secondo volume, quando finalmente avrà occasione di chiarirsi con l' “esperta” Francesca, finalmente avrà modo di saperne un po' di più (e noi con lei, ovviamente) :)

Spero di averti risposto.

Grazie ancora di tutto :)

E grazie a te, Noemi, per ogni cosa.
 
Questo romanzo rientra nella categoria Made in Italy
 
 

lunedì 9 settembre 2013

Ritorno alle Terre di Arret

 
Bentrovati a tutti! Si riaprono oggi i portoni delle Terre di Arret. Durante quest'estate (un po' fiacca a dire la verità, ma poteva anche andare peggio) sono nate nuove idee che, piano piano, si affacceranno timidamente in questo e in altri spazi.
 
Ho diverse recensioni in caldo da presentarvi, non ho letto tanto  (non ho contato, comuque 6-7 libri) ma per fortuna-sfortuna sono rimasta bloccata due giorni con la schiena e sono riuscita a divorare in due giorni due libri da 500 pagine (L'Ospite e Poison Princess) e non vedo l'ora di discuterne con voi.
 
In questa nuova stagione prenderanno vita anche tre nuove rubriche:
 
 
 
 
No, niente recensioni sui film, non sono in grado. Però mi sento di voler condividere con voi alcune mie opionioni sull'argomento.
 

 
 
Una nuova sezione dedicata ai libri per ragazzi.
 
 
 
 
Qualcosa da dire sul mondo della scrittura, per andare oltre la lettura.
 
 
A presto allora, con il primo post: la recensione del Tocco degli Spiriti di Noemi Gastaldi. 
 
 
 

venerdì 6 settembre 2013

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