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sabato 14 dicembre 2013
GIFTAWAY: Primo compleanno del blog 'Le passioni di Brully'
Carissimi, vi presento il giftaway organizzato per il primo compliblog del mio blog gemello: Le passioni di Brully!
Guardate il banner... c'è un drago sopra, che vi ricorda? Ma le mie Terre di Arret, ovviamente!!!
In palio infatti c'è il mio Gilbert in versione cartacea e il romanzo La maschera Nera di Virginia Mandolini (Qui la mia recensione).
Inoltre, in premio anche il classicissimo e intramontabile: Lo strano caso del Dott. Jekyll e di Mr. Hyde!
Partecipare è facile e divertente. Che aspettate? Avete tempo fino al 3 gennaio 2014.
Cliccate qui e... In bocca al lupo!
mercoledì 9 ottobre 2013
Recensione: la maschera nera di Virginia Mandolini
Questa recensione partecipa all'iniziata "Recensioni gemelle" in contemporanea è stata pubblicata la recensione dal blog "Le passioni di Brully"
Titolo: La Maschera Nera
Autrice: Virginia Mandolini
Editore: Selfpublishing
Pagine: 474
Prezzo: 16,20 cartaceo
SINOSSI
Una storia appassionante che spazia dentro tante altre storie, dove passato e presente si fondono per dar vita al futuro di nuove speranze e inaspettata conversione. Un viaggio, tra Roma, San Paolo e isola di Clare che unisce anime e ricordi, seguendo itinerari del cuore e percorsi psicologici, portando verso avventura e mistero sia i lettori sia i protagonisti. Il romanzo coinvolge giovani e adulti, che vogliano riconoscersi nella storia di due giovani, del loro amore e delle loro vicissitudini scoprendone verità nascoste, evoluzioni, motivazioni e crescite. Il libro in modo semplice e accessibile a tutti tocca temi importanti, introduce argomenti di interesse sociale e interessanti spunti di riflessione. In primo piano ci sono i sentimenti, le personalità e gli sviluppi di varie persone più che di personaggi, raccontati senza pregiudizio, con generosità descrittiva.
VOTO
4+/5 soli gemelli
IL MIO PARERE PERSONALE
Confesso, con questo romanzo, di averci messo un po' a "calarmi nella parte". All'inizio i personaggi non mi piacevano molto: lui era tutto "fai la brava, fai la buona..." . Lei era una bambolina che si faceva fare tutto. Inoltre, quei medicinali sempre a portata di mano, la puntura etc.
Ma vi assicuro, sono passate solo poche pagine per farmi passare tutto questo! Riflettendoci, forse, sono stata inizialmente influenzata dall'idea dell'amore carceriere-carcerato (la Sindrome di Stoccolma). Avevo immaginato che fosse qualcosa di diverso (come realmente è) , forse, però, mi aspettavo qualcosa di più duro. Invece, una delle caratteristiche migliori di questo romanzo è proprio la sua delicatezza.
Tutto è trattato con tono morbido, senza annioare e senza eccessivi fronzoli. Il linguaggio è semplice e pulito.
Nella primissima parte ho sentito la mancaza di descrizioni più decise, poi però la penna dell'autrice si fa più sicura e proprio le descrizione sono tra le cose che più mi sono piaciute: semplici ma efficaci!
I due protagonisti hanno il giusto equilibrio. Da una parte lui, Manuel, è stato fin troppo casto, all'inizio quando lei sembrava che "gliela spiattellasse in faccia". Dall'altra, nella seconda parte, il suo carattere prende piede (fino, ohibò, a strafare). È comunque un personaggio intenso dalle molte sfaccettature, i suoi contrasti sono ben descritti ed di lui si ha un'ottima introspezione.
Lei, Nicole, mi ha fatto penare per il suo carattere troppo remissivo. Sempre troppo buona, troppo ingenua. Però si amalagama perfettamente con il carattere di Manuel creando una coppia motlo ben assortita.
E loro… al centro di quel piccolo
mondo… due anime ardenti, ansiose di sfiorarsi, di
scoprirsi, di manifestarsi, con addosso i brividi della timidezza e la
voglia intrepida di sopraffarla.
A livello di trama abbiamo il romanzo diviso in tre parti:
- la prima si svolge tutta dentro il castello ed è incentrata nel rapporto tra Nicole e Manuel
- la seconda parte scorre leggermente più lenta della prima, però è più dinamica visto che i protagonisti si spostano tra Roma (dove l'autrice ha messo anche la neve... grazie!!!) e il Brasile. Qui c'è anche la parte di azione derivata dai traffici clandestini.
- la terza e ultima parte è una sorta di epilogo che ci porta dritti verso il The End.
In questo libro, nonostante la semplicità dell'esposizione, sono presenti dei temi importanti come la vita nella favelas (le baraccopoli brasiliane). Le parti riguardanti questi argomenti sono quelle che mi sono piaciute di più (ho adorato i nonni di Manuel). Mi sono piaciute anche l'elencazioni dei cibi. Normalmente mi avrebbero fatto pensare ad una sorta di "lista della spesa", in questo libro però, sono ben articolate con il resto.
Favelas di Rio
Il tema della religione ricorre in tutto il libro, essendo i protagonisti (soprattutto Nicole) molto religiosi. Non ho particolarmente apprezzato il miracolo. Non perché stoni o che, ci poteva anche essere, è perché "non era necessario" visto che Manuel non era in punto di morte (o almeno non si è compreso bene). Ho trovato adatto invece i riferimenti alle icone mistiche e il comportamento di Nicole quando pensa di essere spacciata:
Nicol sapeva che a nulla sarebbe
valso supplicarlo, tanto valeva morire con dignità. In pochi
istanti con la velocità del pensiero raccolse in sé sua madre, i suoi
amici, tutti coloro che aveva conosciuto e il suo Manuel… pregò
Dio di perdonarle i suoipeccati e di accoglierla tra le sue braccia. Ma nel
contempo non smise di sperare con gagliardo
coraggio di poter essere salvata.
Concludendo romanzo delicato e mai noioso adatto ad ogni età. Vivamente consigliato!!!
Vi lascio con un'altra citazione:
- L’amore rende ardito chiunque –
le rispose lei con semplicità.
- Non sei pentita di avermi
seguito?
- E perché mai? Del resto non
avrei potuto fare diversamente.Come si può impedire a un fiume
di scorrere? O al vento di soffiare? Oppure al sole di
sorgere e tramontare? E’ un moto naturale… come quello del mio
cuore.
Mi raccomando, leggete anche la Recensione de "Le passioni di Brully"
Questo romanzo fa parte della categoria Made In Italy
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