martedì 29 aprile 2014

Recensione - L'ombra del mondo: La profezia dimenticata di Vittoria Sacco




TITOLO: L'Ombra del Mondo - La profezia dimenticata
AUTRICE: Vittoria Sacco
EDITORE: De Ferrari
PAGINE: 254
COSTO: 16.00 cartaceo 6.99 ebook

Link Acquisto Amazon


SINOSSI

Il mondo parallelo è riemerso portando con sé un talismano legato ad una profezia e venti di guerra. Le Quattro Terre dovranno scindersi tra l'Alleanza del mondo parallelo, capeggiata dai quattro saggi e incentrata sul culto delle arti antiche e la sua antitesi, l'Impalpabile, sorretta dai maghi e dalle arti alchemiche. I due enti tenteranno una corsa sfrenata per avere dalla loro parte la detentrice del talismano che appartiene alla rara stirpe dei bambini prodigio, esseri con poteri sovrannaturali ed eredi degli antichi avi, fondatori delle Quattro Terre. I due eserciti si scontreranno innumerevoli volte incrociando la vita di diversi personaggi, tra agguati, storie d'amore e ricerche sulla prorpia identità. In uno scenario apocalittico e remoto che può sembrare tuttavia attualissimo, dove distinguere il bene dal male non sarà sempre così semplice, riuscirà la prescelta a lasciarsi guidare da sentimenti nobili e dal suo istinto per riportare le Terre in equilibrio?

VOTO

4/5 draghi



IL MIO PARERE PERSONALE

Il romanzo di Vittoria Sacco ha in sé tanta potenzialità. Siamo in un mondo fantasy, inizialmente suddiviso in Quattro Terre (Aria, Acqua, Bosco, Fuoco), anche se l'aspetto attuale è diverso e più moderno (è suddiviso in nazioni).

L'Impalpabile è la parte 'cattiva' (al'inizio pensavo fosse una persona sola (Tipo l'Innominato o Colui-che-non-deve-essere-nominato)) è in realtà un'organizzazione con a capo Gareth, un dittatore.

I buoni sono invece rappresentati dall'Alleanza del Mondo Parallelo capeggiata dai Quattro Saggi che comandano le Arti Antiche.

Insomma, lo schema è abbastanza classico, anche se ci sono degli spunti che mi sono piaciuti particolarmente.

In primo luogo una sorta di tecnologia alla base del mondo e un'ambientazione militare molto forte (l'aria di guerra di tocca con mano). Diciamo che mi aspettavo un'ambientazione classica (stile medioevo per intenderci), invece qui troviamo tutt'altro, e questo mi ha piacevolmente colpita. Basta pensare che i veicoli di trasporto sono un incrocio tra velieri e dirigibili che possono volare o navigare (La Waterlandy è il diafano utilizzato da Dunvel la protagonista).

Questi veicoli mi sono piaciuti molto e mi hanno ricordato quelli del Pianeta del Tesoro.



Un'altra cosa che mi è piaciuta sono I Bambini Prodigio, ossia quei bambini che manifestano poteri speciali (derivati dall'antica magia). La protagonista fa parte di questi bambini (anche se ora è adulta).

Ammetto che insieme a tutte le cose positive, di contro ho sentito la mancanza di dialoghi e l'esposizione dei sentimenti, per questo non sono riuscita ad affezionarmi ai personaggi e non sono riuscita a comprendere il loro modo di fare (Ma probabilmente è una questione che sarà affrontata meglio nel seguito).

Lo stile è curato, e non si può dire nulla da questo punto di vista, peccato però, come detto, che sia molto distaccato dal punto di vista emotivo.

Un'altra piccola nota negativa è la copertina, anche se di solito guardo più il contenuto che il vestito. Non è detto che una buona copertina corrisponda anche a un buon contenuto. In questo caso non la trovo brutta ma un viso così colorato, con il velo, avvolta di luce... ecco, più che altro dà l'idea di un libro religioso. Peccato, perché invece la copertina del seguito (che ha lo stesso stile) la trovo molto carina, anche per la posizione dei personaggi 'a doppio pesce' il simbolo più importante delle Terre create dall'autrice (La protagonista ha un ciondolo di quella forma ed è anche il simbolo dell'Impalpabile).

Fino a due terzi del racconto, confesso che il libro viaggiava su una votazione di 3 draghi, la fine invece mi ha fatto entrare molto più nell'ambiente, la penna acquista sicurezza facendo scaturire fluidamente la fantasia e le Terre ci vengono mostrate, finalmente, nel loro splendore. Il tutto ha subito un'impennata estremamente positiva.

Conclusione: un romanzo per gli amanti del Fantasy Classico, che comunque vogliono uscire fuori dagli schemi, cercando punte di originalità in una lettura interessante.

Questo romanzo rientra nella categoria Made In Italy


venerdì 25 aprile 2014

Draghi: Una storia naturale



TITOLO: Draghi - Una storia naturale
EDITORE: Logos
PAGINE: 120
PREZZO: 11,01 euro (Amazon Prime)

DESCRIZIONE


La maggior parte dei libri sui draghi pongono la loro attenzione sul significato simbolico, sociologico e geografico. Questo libro invece, essendo una storia naturale, tratta della varietà e della classificazione dei tipi di drago, delineando la loro trasformazione evolutiva da forme semplici e serpentine ad animali più complessi. Racconta inoltre alcune delle più spettacolari e meno famigliari leggende sui draghi. Inoltre dando nuova vita ai dinamici incontri tra queste creature e il genere umano, si trasforma la più formidabile fauna mitologica da un insieme di mostri intangibili e fantastici a rettili furiosi, vivi e autentici quanto tutto ciò che cammina, striscia, nuota e si alza in volo nello spietato mondo della realtà.

IL MIO PARERE PERSONALE

Come molti sapranno non ho mai nascosto la mia passione per i draghi. È qualcosa nato fin da quando ero piccola quando alle elementari mi sono imbattuta in bestiario mitologico. Ricordo di essere stata molto colpita dal fatto che i draghi (come gli unicorni, il calamaro gigante e molti altre creature) erano trattati al pari di cani, cavalli, orsi etc. quindi al tempo si credeva REALMENTE nella loro esistenza. (Ah, guarda caso il calamaro gigante si è scoperto che avevano ragione loro: è esistito davvero). 



E se avevano, in qualche modo, ragione anche sui draghi? Ehi, intendiamoci. Niente colossi sputafuoco (purtroppo) anatomicamente impossibilitati al volo, ma se esisteva qualche specie di rettile o di uccello (che ricordo sono frutto dell'evoluzione dai dinosauri) che li ha ispirati?

Effettivamente le premesse per crederci sono davvero molte, ma al momento non ci resta che fantasticare e, al massimo, documentarci sulle fonte esistenti.

E quindi, per dare sfogo alla mia fissa, sono sempre lì a caccia di... libri sui draghi.

Oggi vi voglio presentare questo di Karl Shuker, anche se ha qualche anno (è del 2007)

Quello che mi ha colpito è la parola 'naturale' nel titolo. I draghi sono trattati su quanto di veriterio sappiamo su di loro? Quasi.

Nel libro troverete le leggende e i racconti che trattano dei draghi, con immagini e illustrazioni VERE.

Si parla delle viverne (presentando il disegno di Leonardo Da Vinci, per esempio), della famosissima leggenda di San Giorgio, si parla del Leviatano e del Sirrush babilonese. I draghi piumati del Messico e le divinità drago cinesi. E molto, molto altro.


La Viverna che attacca il leone di Leonardo Da Vinci


Il Sirrush raffigurato sulla porta di Ishtar nell'antica Babilonia (ritrovamento dell'inizio del XX sec.)


Dunque se siete appassionati di Draghi, questo libro non potete davvero perderlo.




Questo libro rientra nella categoria Passione Draghi.


sabato 19 aprile 2014

Segnalazione: La geometria del vento di Raffaele Malavasi




Svelato il segreto della velocità

Da poco pubblicato su Amazon il romanzo di Raffaele Malavasi, “La geometria del vento”, un giallo/mistery che si svolge nel mondo dell’atletica leggera.





Che cos'è questo comunicato stampa? Una segnalazione di un libro veramente particolare. Lo ammetto, stavolta sono un po' di parte perché ho avuto l'onore di leggerlo in anteprima.
Si tratta di un insospettabile mistery, da un tema di fondo che può sembrare un po' 'pesante' (insomma, a quanti potrebbe interessare il motivo per cui qualcuno corre più veloce di un altro?). Eppure l'autore riesce a spiazzare i lettori, facendoli entrare in pagine di succoso mistero, dietro a teorie (vere anche se poco conosciute) di Cesare Lombroso.
L'alternanza di un stile ricercato con parti più leggere e scorrevoli, lo rende un prodotto adatto a tutte le fasce d'età e, alla fine,  non si può fare a meno di affezionarsi ai suoi personaggi.
E poi la copertina è stupenda! Ricorda l'uomo vitruviano ma con alla base i documenti di Lombroso. Racchiude tutta l'essenza del libro.

Insomma... mi è scappata una mini-recensione anche non volendo...

Questa è la sinossi

Esiste un elemento del fisico dell’atleta che permette di ottenere prestazioni vincenti?
Il cosiddetto “talento” del centometrista deriva da uno specifica caratteristica del suo corpo?
Di questo è convinto Carl Carrara, studente universitario e pronipote del famigerato antropologo/criminologo Cesare Lombroso, scienziato dell’Ottocento.
Durante gli studi per la sua tesi, Carl si imbatte nelle tracce di un testo che potrebbe fornire a quella domanda una clamorosa risposta; ma esso sembra essere stato occultato per cause non chiare. Si getta quindi alla ricerca del manoscritto, trovandosi presto a dover fronteggiare l'ingombrante passato della sua famiglia e a dover sfuggire a chi, risvegliandosi da un lungo letargo, vuole a tutti i costi mettere le mani su quell'antica scoperta.
Basato su una teoria scientifica reale, anche se poco nota, il romanzo si snoda tra Parma e Torino, tra campi di atletica e biblioteche polverose; qui si intrecciano avventura, mistero, formazione, anelito verso grandi ideali, impietosa manifestazione dell’umana debolezza ed esercizio senza scrupoli del potere: dietro lo scenario del mondo dell’atletica si affacciano prepotenti i fantasmi del razzismo, della guerra fredda e del doping.

Questa è la pagina Facebook di riferimento

e qui c'è il sito che vi consiglio di visitare perché contiene immagini molto accattivanti

E per ultimo, ma non per importanza, il link acquisto Amazon. Solo 0.99 centesimi per 385 pagine!


mercoledì 9 aprile 2014

Recensione: Schiava per vendetta di Ann Owen


Titolo: Schiava per vendetta
Autrice: Ann Owen
Editore: Selfpublisher
Pagine: 463
Costo: ebook 2.99 euro

Sinossi:

Londra, 1851. Guy Spencer, quarto conte di Ashbourne, odia profondamente Jane Hartwell, la ragazza con la quale ha condiviso l’infanzia. E quando i problemi economici della famiglia Hartwell spingono Jane a chiedere il suo aiuto, Guy le propone un patto ignobile: lui salverà suo padre dalla prigione, in cambio lei diventerà la sua schiava sessuale per sei mesi. 

Costretta a sottomettersi a ogni suo desiderio, in una sconvolgente alternanza di estasi e umiliazione, Jane si sente sempre più confusa. 


È proprio odio quello che prova per il suo crudele padrone? 

E Guy, perché si sta vendicando di lei? Cos’è accaduto tra loro anni prima, da spingerlo a cercare una tale scioccante rivalsa? 

IL MIO VOTO





4/5 draghi

IL MIO PARERE PERSONALE

Come sono finita a leggere un erotico, con contenuto bondage, e ad assegnargli addirittura quattro draghi? Qualche tempo fa non lo avrei creduto possibile, ma come si dice? Mai dire mai.
Tutto ha inizio un paio di settimane fa, ero malata (ah, ecco! Forse ora si spiega tutto XD) e sui social ho sentito parlare molto di questo libro come qualcosa di 'devastante'.
Incuriosita sono andata a dare un'occhiata su Amazon dove ho trovato tantissime recensioni positive (ma questo non è un aspetto che mi fa acquistare libri), comunque dove si diceva che il libro era scritto benissimo.
Di norma mi scarico gli estratti dei libri che hanno la fama di essere scritti benissimo o malissimo... per curiosità.
Anche in questo caso mi sono così scaricata l'estratto e wow! Era tutto vero, il libro è scritto molto bene pure essendo self. O meglio, lo è? Ho trovato pochissime informazioni a riguardo, Ann Owen, l'autrice, non lascia alcuna traccia di sé. Non si trovano informazioni e nulla di nulla, solo un sito vuoto (al momento in cui scrivo) http://annowen1851.wordpress.com/ . 
Non c'è che dire, se ha voluto creare un mistero attorno alla sua figura c'è riuscita benissimo.

Ma andiamo al libro e ai suoi pregi:

- È scritto molto bene. Come si stabilisce che un libro è ben scritto? Secondo me ci sono vari parametri che si possono distinguere in due categorie: oggettive e soggettive.

Oggettivamente il libro ha refusi prossimi allo zero. La scrittura è scorrevole, chiara, le virgole sono al posto giusto  (sono molte come richiede la lingua italiana 'pignola'). L'unico piccolo difetto, da questo punto di vista, l'ho trovato nelle ripetizioni. Qualche sinonimo in più non avrebbe guastato soprattutto per parole come 'bottoncino' o l'abusato 'cazzo' (e su quest'ultima torneremo) (e scusate, non è mia abitudine usare questi termini, ma in questo caso è un semplice riportare quanto scritto).

A livello soggettivo, secondo me, un libro è scritto bene se ti fa vedere 'tutto nitido', come se vivessi l'esperienza in prima persona oppure come se stessi assistendo a una commedia teatrale o a un film.

Ebbene questo 'vedere nitido' ha davvero un effetto 'devastante' nel libro della Owen perché le scene più cruente non sono solo descritte ma sono fatte vedere in maniera così chiara da rimanere spiazzati.

Come già detto più di una volta il genere erotico non rientra tra i miei preferiti, il bondage ancora meno. No, niente moralismi, ognuno fa quel che vuole e si diverte come vuole, i miei sono solo gusti.
Effettivamente mi sono trovata a comprare questo libro non avendo capito esattamente dove sarebbe andato a parare (eh lo so SCHIAVA doveva farmi intuire qualcosa, ma sono stata un po' di coccio). Nell'estratto, inoltre, non erano presenti scene di sesso, ma solo un protagonista 'bollente'.

Appena continuato a leggere oltre l'estratto però, all'inizio mi sono pentita, leggendo scene hot così crude mi hanno lasciato un basita... e qui apro una parentesi V.M. 18 ANNI.

CHI SI INFASTIDISCE PER I TEMI FORTI NON LEGGA


Ultimamente mi chiedo sempre più spesso quale sia la differenza tra erotico e pornografico. No, no, come già detto niente moralismi, non è per il tema di per sé. Però, in un film la differenza è abbastanza chiara. Nell'erotico si vedono scene di nudo, anche scene di sesso ma senza il dettaglio delle parti anatomiche. Ecco, perché in un libro dovrebbe essere diverso? E targato tutto come 'erotico'?
In schiava per vendetta si vedono eccome le parti anatomiche e, data la bravura dell'autrice, è come se una telecamera si avvicinasse per mostrarci tutte le scene.
Quindi noi vediamo il dettaglio di un ano da cui cola liquido, le dita e la lingua che entrano nelle parti intime e dettagli simili. Scusate, ma allora perché è erotico e non pornografico?

Riguardo al bondage invece devo dire che, stranamente, non mi ha infastidito più di tanto, anche perché lei è stata sempre abbastanza docile e contenta, all'inizio poco, dopo tantissimo, non mi è mai sembrata così turbata anzi... quindi contenti loro.

Ovviamente leggevo senza immedesimarmi, come una spettatrice esterna e non ho provato nessun fastidio neanche per la torta 'aromatizzata', o quando lei leccava sperma sul tappeto... contenta lei... ecco giusto le scarpe leccate con la lingua e lucidate con le parti intime, ecco quello un po' schifo me lo ha fatto. 

FINE PARTE DAI CONTENUTI FORTI

I protagonisti li ho amati e odiati. Tifavo per loro, è vero, nonostante tutto si vedeva che si amavano. La colpa di lei però , per cui lui la 'schiavizza per vendetta', non mi sembra proporzionata a quello che lui vorrebbe farle passare (anche se poi, ripeto, lei diventa tutta contenta). Inoltre, lui con il 'pipino facile' proprio non l'ho sopportato. Insomma, hai aspettato tanto per lei... e poi inzuppi il biscotto dove capita?
Insomma, la trama di base mi ha lascio seri dubbi.

E allora se ci sono questi lati negativi perché 4 draghi?

Perché oltre allo stile (punto molto importante), l'autrice ha anche curato molto i particolari ottocenteschi (a parte i dialoghi troppo moderni, soprattutto tra Guy e il padre di Lei). Mi è piaciuta tanto l'azienda di profumi, l'orfanotrofio e, in particolar modo, la Banda dei Coltelli con tutte le sue crudeltà e i suoi perché. E alla fine... mi sono affezionata a tutti questi personaggi poco di buono e mi auguravo che tutti potessero vivere felici e contenti ... a modo loro, in fondo è il loro - strano - mondo, e io ci ho solo fatto una capatina.

Complimenti quindi alla misteriosa autrice.

In conclusione: romanzo scritto bene, adatto a chi cerca i temi forti riguardo al sesso e non ha paura di vedere qualcosa che si spinge troppo là.

Sconsigliato a tutti gli altri, lo dico sempre: il libro deve trovare i suoi lettori anche se... mai dire mai ... io non ero una potenziale lettrice eppure lo sono diventata. 
Se siete curiosi avventuratevi pure, ma con lo stomaco d'acciaio. Io vi ho avvisati.


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