domenica 24 febbraio 2013

Un caffè con ... Luana Semprini autrice di "Il Lamento di Euridice"


Ciao Amici, oggi vi invito a prendere il caffè con Luana Semprini autrice di "Il lamento di Euridice"

Ciao Luana, benvenuta nelle Terre di Arret
-        Sul mio blog i lettori hanno già avuto modo di conoscere Il lamento di Euridice. So già che l’esperienza di trovare un cimitero abbandonato l’hai vissuta realmente. Ci vuoi dire quanto altro di reale hai inserito nel tuo libro?

Ciao e grazie a te per questa “ospitata” nel tuo blog! Come hai già anticipato, il cimitero esiste veramente e non solo quello, anche la casa di Daniel, il bosco e il paesino. Ho modificato il nome del paese, però neanche tanto, quindi non sarà difficile per chi è magari della mia zona ricondursi a quello reale!
Le assonanze alla vita reale con questo libro, sono tante. In primo luogo il gruppo. Come ho già scritto in altre interviste, ho visitato questo posto assieme ad amici ed è la stessa cosa che fa anche Erika, la mia protagonista. Anche il distacco che lei subisce dai suoi compagni l’ho vissuto in prima persona, purtroppo, ma devo dire che è la Vita, non possiamo farci nulla, molte volte gli eventi ci trascinano semplicemente. Anche alcuni personaggi della storia, come Sofia e Jack sono ispirati a persone che hanno fatto parte e ancora ci sono, seppur in maniera minore, nella mia vita.
Il resto è pura fantasia.

-        Mi hanno colpito molto le atmosfere del tuo libro… quel misto di attesa e inquietudine. Eri consapevole di poter trasmettere queste emozioni, o hai cercato di trasmettere anche altro?

Lo ammetto, ne ero consapevole ed era la mia intenzione. Deduco che ho raggiunto lo scopo! Le stesse emozioni le ho provate io stessa mentre scrivevo, dunque mi fa enormemente piacere che i miei lettori abbiano sentito la stessa cosa. Inoltre, spero di aver trasmesso anche un po’ di desiderio struggente.

-        Malco… intrigante Malco. Ci vuoi parlare un po’ di lui?

Malco è veramente fantastico, non lo dico perché l’ho scritto io, ma proprio perché è affascinante. Esce fuori dal libro e diventare reale. Direi che lui incarna parte dei miei sogni reconditi, per quanto riguarda il suo aspetto fisico e anche per quella vena di follia e passione che mette nella sua vita.
E’ un personaggio controverso, fino alla fine non sai se è pazzo o se è reale, se le sue sono farneticazioni o stralci di realtà.
Aimè, purtroppo, per lui non ho avuto una persona reale alla quale ispirarmi! (faccina che ride)

-        Vuoi parlarci dei tuoi progetti futuri? Leggeremo ancora qualcosa ispirato ai miti greci?

Bello! A breve pubblicherò il terzo e ultimo romanzo della saga “Cristina di Morval”, saga fantasy contemporanea. Per il resto ho in cantiere un nuovo romanzo, questa volta non si tratta di miti greci e neanche di fantasy puro, è un romanzo strano, un mistery/psicologico/paranormale/giallo.
Troppe pretese? Vedremo!

-        Vuoi raccontarmi la tua esperienza nel mondo dell’editoria? Che consiglio daresti agli autori emergenti?

La mia esperienza nel mondo dell’editoria è iniziata anni fa, quando terminato di scrivere il mio primo libro (avevo 15 anni) decisi che avevo ricevuto il “pass” per diventare famosa. Che ingenuità! I successivi anni sono stati un sbattere la testa contro editoria a pagamento e concorsi fasulli, ero ancora piccola e mi convinsi che gli sconosciuti per pubblicare dovessero per forza pagare. Crescendo, poi, mi sono fatta più esperienza e, anche grazie ai miei genitori che me l’hanno impedito, non sono mai caduta nella rete del pagamento. Dopo aver scritto molti romanzi e aver ricevuto proposte che non ritenevo adeguate, a ottobre 2012 decido di auto pubblicare la saga di Cristina. Successivamente, avendo già “da parte” Il lamento di Euridice ho provato a inviarlo ad una nuovissima casa editrice che mi aveva però fatto un’ottima impressione. Difatti la risposta è stata veloce e positiva. Ho scelto di pubblicare con loro perché ovviamente sono free e pur essendo ancora piccoli, si danno molto da fare.
Di conseguenza, io sono solo ai primi gradini della scala, ma l’importante è salire.
Il resto verrà, ne sono certa.
Grazie a Luana di essere stata in nostra compagnia.

Sito internet de "Il lamento di Euridice"

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