TITOLO: Draconis Cor
AUTRICE: Alessia Piccolo
EDITORE: Editrice GDS
PAGINE: 172
PREZZO: 0.89 euro
TRAMA
Quando la saggezza dei draghi non ha confine possono accedere eventi unici e senza tempo. In un regno in cui l´anima di ognuno può andare perduta, un´antica profezia darà nuove speranze ad un popolo che sta ormai per essere sopraffatto. Tre ragazzi come tanti non sospettano nemmeno di far parte di una storia cominciata molti anni addietro. Le loro vite saranno stravolte dall´arrivo di un bambino a cui orde di nemici danno la caccia. Insieme verranno trascinati in un´avventura che li costringerà ad allontanarsi da tutto quello che hanno di più caro e da ogni certezza. Una lacrima di cristallo dai poteri magici sconosciuti celerà la chiave di questo mistero, ma da dove arriva? Cosa nasconde? E proprioquando crederanno di essere arrivati, il viaggio avrà inizio...
Voto 4-/5 draghi
IL MIO PARERE PERSONALE
Chiedo pubblicamente scusa all'autrice per il tempo che ho impiegato a postare la recensione. Purtroppo mi ero persa la chiavetta... ma sapevo era solo in viaggio nel mio caos casalingo. Infatti ieri è riapparsa magicamente in una borsa! ^^'
E ora andiamo con la recensione:
La prima cosa che mi è venuta in mente cominciando a leggere questo libro è stata: è molto curato. Per curato intendo nella forma e nel controllo dei refusi. Addirittura l’autrice chiede di essere contattata nel caso in cui qualcuno noti qualche errore. E non è cosa da poco …
Il libro comincia proprio bene. Al primo capitolo per esempio c’è una scena con l’arco che mi è decisamente piaciuta:
Gli occhi nocciola si socchiusero per prendere la mira, portò più in alto il gomito, in linea retta con le spalle, tese l’arco e … Un sonoro scricchiolio riecheggiò nell’aria come un boato, facendolo sobbalzare, e la freccia andò a conficcarsi su un tronco poco lontano, mancando il bersaglio per un soffio.
Mi ha fatto immedesimare subito, mi sembrava di essere lì a tendere l’arco e far scoccare la freccia .
Questa è una delle prime scene (dopo il prologo) che ci introduce nel mondo ideato da Alessia Piccolo e ci fa conoscere i suoi protagonisti: dei semplici ragazzi in cui è veramente facile identificarsi.
Lo stile dell’autrice è semplice e scorrevole. E’ il classico libro da leggere senza troppi pensieri, vagando con la fantasia.
Peccato però che ad un certo punto – pur mantenendo attivi i suoi canoni – mi ha dato l’impressione di perdersi un po’. Questo perché, soprattutto nella parte centrale, il romanzo dà idea di essere raccontato più che mostrato e alcune situazioni mancano di un po’ di pathos.
A livello emozionale, per esempio:
Nel tentativo disperato di fuggire, non riuscì a mantenere un perfetto silenzio.; l’Ombra si diede alla loro ricerca fingendo di non aver udito nulla. Come ha finto? Quindi li ha sentiti? Eppure il gruppo di nemici non li trova, passa un’ora e chi si è visto si è visto. Questa situazione (e molte altre) si risolvono in maniera troppo fortuita.
Poi come dicevo ci sono tanti punti in cui il raccontato prevale sul mostrato. Per me che "visualizzo tutto quello che leggo" è un male. Ogni volta ho un "buco di immaginazione".
Per esempio: Tra loro c’era una ragazza. Era davvero bella. (Cosa dovrebbe immaginarsi il lettore? Una ragazza secondo i canoni della propria bellezza?).
Oppure il prossimo passaggio:
Poi l’estranea estrasse la spada e impegnò Ham in un combattimento senza eguali.
Inoltre la trama non aiuta: essendo molto semplice e classica. Un saggio mago, elfi, nani, una missione… Questo aspetto però può essere tramuto in qualcosa di positivo in lettori che cercano proprio questo genere di storie.
Però quando arriva un certo drago (coaf coaf! La mia solita fissa) si ha di nuovo un picco in ascesa. Fino al “colpo di scena finale” che mi ha fatto girare pagina e rimanere a bocca aperta come un merluzzo … cercando ancora pagine che non c’erano.
Un esordio promettente quindi che avanza piano fino all’ascesa finale che ti fa dire: voglio leggere di più! Una lettura piacevole ad un prezzo bassissimo.
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