So che molti lettori decido di acquistare un libro solo leggendo le righe iniziali. Ho deciso quindi di valutare l'incipit dei libri che leggerò per vedere se l'idea generale corrisponderà con la valutazione che risulterà dalla recensione.
L'incipit di oggi è dedicato a Kage Queen di Simone Lari
Un rumore prodotto dalla suola in cuoio di scarpe eleganti a contatto con il marmo screziato della scalinata, riecheggiava in tutto l’edificio.
Cinque rampe separavano ancora Kage dalla porta del suo alloggio ma il comodo ascensore, che si presentava invitante al termine di ogni piano, non lo allettava affatto.
Con passo cadenzato e postura rigida, saliva attento, gradino dopo gradino, lungo quelle scale fredde e solitarie
L'inizio con un'onomatopea è audace, ma secondo me efficace. Non è usuale infatti trovare questa tecnica "giocosa" in romanzi "seri". Però affiancata ad un ottimo stile, dona un tocco di originalità, che non è affatto male.
In questo incipit immagino immediatamente il rumore che riecheggia nella scalinata (anzi lo leggo proprio) e fin da subito questo inizia a far nascere in me curiosità. Come mai una persona non dovrebbe essere allettata da un ascensore? Non è atletico (porta scarpe eleganti, ha la postura rigida), forse è claustrofobico? Chissà.
Voto 4.5/5 draghi per questo incipit!
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