domenica 27 gennaio 2013

Recensione: Firelight - la ribelle di Sophie Jordan

Firelight: la ribelle
di Sophie Jordan


 
Titolo: Firelight.
Sottotitolo: La ribelle
Autore: Sophie Jordan
Editore: Piemme
Pagine: 280
Prezzo: 9.90 euro
Pubblicazione: gennaio 2012


Sinossi (seconda di copertina)
Discendiamo dai draghi. Siamo dei muta-forma che hanno sviluppato la capacità di apparire umani per sfuggire ai Cacciatori. Viviamo nascosti nelle foreste remote, volando solo di notte, dispiegando le ali quando nessuno può vederci. Siamo Draki. Io mi chiamo Jacinda e sono il tesoro del mio branco, l'unica capace di soffiare ancora fuoco. Ma dopo aver infranto per l'ennesima volta le regole che proteggono la vita della nostra comunità, sono stata costretta a fuggire insieme a mia madre e mia sorella.
Ci siamo sepolte vive in un'anonima cittadina, dove sono costretta a mantenere l'aspetto umano con il rischio di dimenticare la mia vera natura. Finché non mi sono ritrovata nella stessa scuola del mio Cacciatore. È possibile una simile coincidenza? Oppure questo bellissimo e pericoloso ragazzo non è quello che la sua famiglia vorrebbe far credere?

Il mio parere personale
Ho preso tra le mani Firelight diverse volte e l’ho sempre riposto nello scaffale, accantonandolo come il classico YA. E’ vero, il tema era innovativo, la copertina accattivante, ma non era ancora "scattata la scintilla". Finché un giorno avevo bisogno di un libro da leggere sotto l’ombrellone. Nel vero senso della parola visto che dovevo andare al mare. Così spinta anche dal favorevole prezzo di copertina l’ho comprato. E non me sono pentita.
La narrazione è molto coinvolgente, facilitata anche dal fatto di essere in prima persona. Una prima persona a mio parere riuscita molto bene, visto che se non ben utilizzata, almeno a me, infastidisce.
L’autrice è riuscita a descrivere in modo coinvolgente le sensazioni della protagonista, il fuoco che si affaccia nei polmoni, la pelle che si disidrata, il draki che vuole uscire fuori a tutti i costi.
Molto più maturo dei soliti YA ho trovato anche il rapporto tra Jacinda e Will. Spesso e volentieri troviamo sguardi languidi e pessime battutine. Qui invece mi sono piaciute le parti i cui lui sembra affamato di lei e sembra anche più sveglio di molti altri protagonisti maschili (e femminili) che vedono avvenire di tutto sotto i loro occhi e non si accorgono di niente. Quindi un’impressione del romanzo più che favorevole.
Mi sarebbe piaciuto però che fosse stato affrontato meglio il discorso del clan, mi spiace infatti non aver rivisto, ad esempio, l’amica Az. E’ vero che Jacinda deve nascondersi, secondo madre e sorella, ma non fa praticamente nulla per evitarlo e rimane davvero troppo passiva.
Inoltre ho sentito la mancanza di un approfondimento della vita passata della madre. Alcune scelte e discorsi di lei non sono riuscita a comprenderli, anzi, mi è risultata anche antipatica ma penso sia un’impressione dovuta alla mancanza di informazioni.
Confido però che notizie e fatti mancanti saranno aggiunti nei due seguiti, di cui Vanish è già uscito in Italia da diverso tempo e sarà una delle mie prossime letture. http://www.edizpiemme.it

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