venerdì 29 marzo 2013

RECENSIONE: Favole del crepuscolo di Aurora Torchia e Alessandro Torchia


TITOLO: FAVOLE DEL CREPUSCOLO
AUTORI: Aurora Torchia e Alessandro Torchia
ILLUSTRATORE: Walter Brocca
EDITORE: Selfpublisher
PAGINE: 800 circa
COSTO: 2.68 euro
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Sinossi

Favole del Crepuscolo è il mio primo romanzo fantasy, scritto insieme a mio fratello Alessandro: entrambi appassionati del genere, abbiamo tentato di fondere insieme gli elementi che più ci piacevano e allo stesso tempo creare qualcosa di diverso dai classici del genere.
Non so dire se siamo completamente riusciti nell’intento di creare qualcosa di originale, ma di certo continueremo a lavorare per raggiungere l’obiettivo!
Io sono sempre stata affascinata dal concetto di “freak” (o “mostro”, anche se questa è una brutta traduzione), inteso come essere diverso, e quindi emarginato dalla società che si autodefinisce normale: i miei scritti sono sempre popolati di queste creature, che però io forzo a convivere con il resto del mondo. Il freak in letteratura ha raramente una sorte felice – basta guardare opere come Il Fantasma dell’Opera o Frankenstein per farsi un’idea – ma io voglio che finalmente gli venga data la possibilità di vivere insieme agli altri, di portare la propria diversità nella società come un arricchimento, non come un difetto.
Anzi, molto di più.
Voglio una società in cui l’essere diversi è la norma, non l’eccezione.


Trama

Siamo in un 2010 che non è esattamente il nostro, su un pianeta Terra simile ma non precisamente uguale a quello a cui siamo abituati: gli esseri umani sono costretti a una forzata convivenza con il mondo del sovrannaturale, così come la natura è costretta a una forzata convivenza con una tecnologia sempre più mostruosa e invadente.
In una Venezia che diventa qui emblema dell'unione tra mondi opposti e in conflitto, si muovono la protagonista Gaia e i suoi due migliori amici, Emma e Dario: tre ragazzi normalissimi alle prese con esseri che hanno ben poco di normale, in una situazione che sfuggirà loro sempre più drammaticamente di mano di capitolo in capitolo.
Creature che non avrebbero mai dovuto mettere piede in città sono infatti strisciate tra le calli di Venezia, sfuggendo persino agli occhi sempre vigili dei signori immortali che la governano. L'obiettivo che muove questi ospiti sgraditi non è chiaro: l'unica certezza è il loro interesse per Emma e Dario, appena tornati da un viaggio di studio all'estero. Viaggio di studio da cui sono tornati con due nuovi, misteriosi amici.
Molte lezioni attendono Gaia, che dovrà imparare molto rapidamente cosa significhi davvero la parola magia, se vorrà salvare sé stessa e chi le sta intorno.
Però, la lezione più dura di tutte sarà che sono proprio le persone che più amiamo quelle che spesso ci nascondono i segreti più terribili...
Voto 4/5


IL MIO PARERE PERSONALE
La prima parola che mi viene in mente pensando a questo libro è:  ORIGINALE! Originale senza ombra di dubbio.
Talmente originale che non  so bene da cosa cominciare, procederò quindi per punti:
I personaggi. I protagonisti sono dei ragazzi giovani (in età universitaria) dall’apparenza normale. Un gruppo in realtà che di normale ha ben poco visto che uno di loro è un vampiro.
Siamo abituati (almeno io) a pensare ad un vampiro come qualcosa di estremamente dark. Nella vecchia tradizione sono cadaveri bianchi, gran bevitori di sangue, hanno unghie affilate, dormono nelle bare etc.
Nella visione moderna i vampiri brillano al sole, alcuni sono addirittura abbronzati e spesso sono BUONI oltre ogni immaginazione.
Ebbene il vampiro (e i vampiri ) di questi autori si discostano molto da entrambe le versioni. Quello a cui mi riferivo prima è un vampiro con i boccoli biondi e gli occhi viola che si chiama Gabriel :D . E l’ho eletto mio personaggio preferito oltre che per l’aspetto angelico anche e soprattutto per il suo sangue freddo.
Ma i vampiri in questo libro oltre che affascinanti possono diventare anche mostruosi. Per la loro creazione macabra ed assolutamente originale che può portare a conseguenze terribili e imprevedibili (ma non vi svelo altro).
Il libro è longevo (e corposo) e penso di non sbagliarmi se dico che ha avuto una forte influenza dai manga o dagli anime. Mentre leggevo ho avuto spesso questa sensazione, certamente ha avuto un ascendente anche la presenza di una ragazza di nome Setsuna con i capelli viola (che è un personaggio fondamentale. Mi sono spesso domandata quale fosse la sua natura: vampiro, fata, licantropo? E invece era... era… ovviamente non posso dirlo).
Anche l’ambientazione è particolare: Venezia. Ma non proprio la città che conosciamo oggi, è diversa…in cielo volano uccelli elettronici e gli alberi sono stati sostituiti da finti surrogati. E non sprofonda più nella laguna perché esseri mostruosi si adoperano per evitarlo.
Ecco dicendo questo mi viene in mente uno dei difetti che ho riscontrato: la scarsa descrizione degli ambienti soprattutto dal punto di vista di sensazioni, colori, odori. Non sono assenti del tutto ma ne ho sentito la mancanza in molte parti.
Discorso a parte va fatto per il palazzo del Doge: l’ambiente e la situazione qui è davvero ben descritto e … inquietante non c’è che dire. Il Doge è una delle figure meglio riuscite e una delle più emblematiche.
Aurora e Alessandro “giocano” (anche se il termine è volutamente NON appropriato) con la religione ( e qui vorrei dire cha ha fatto esattamente la scelta OPPOSTA rispetto a quella che ho fatto io nel mio libro), stravolgendola a tal punto da sfiorare la blasfemia. Una scelta audace ma secondo me ben riuscita che mi ha molto colpita. (Se sapeste dove mi è finita la mascella inferiore quando è arrivato il Papa).
Infine particolare attenzione deve essere posta sulla figura di Alice (QUELLA Alice) e su Wonderland. Una versione totalmente rivisitata e integrata prepotentemente nella trama. In questo caso mi è rimasto un po’ di amaro in bocca (o di acquolina) perché bramavo e bramo saperne di più.
Quindi ricapitolando: un libro longevo e a tratti impegnativo. Tratta temi forti ma raccontati in un modo molto originale. Sicuramente una buona dose di fantasia e un buon modo di scrivere. Insomma il libro mi è piaciuto. Ci sono dei punti di miglioramento: maggiori sensazioni e lavorerei di più sui dialoghi in alcune parti un po’ costruiti (come quando trovano un certo personaggio in bagno). Attendo un seguito che spero ci sarà. Anche perché devo saperne assolutamente di più di un certo drago. Sì avete capito bene: DRAGO! Ma state tranquilli è qualcosa di talmente diverso che non ve lo potete proprio immaginare.
Questo libro rientra nella categorie: Passione Vampiro e Made in Italy
                                         

3 commenti:

  1. grazie per la bella recensione
    un affettuoso saluto
    Alex torchia

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